11 gennaio 2022 workshop online condotto da Fiorella Patané “Le mie fotografie: l’attimo, il ricordo, la scoperta.”

Fiorella Patanè – la mia foto preferita a Cuba

La fotografia è spesso legata al pensiero del ricordo. Fai una fotografia per poter poi ricordare in seguito un attimo vissuto.
Riguardi le “vecchie” foto per ricordare di appartenere a quell’istante.

Tuttavia, a ben guardare, dentro una foto si possono scoprire particolari inaspettati. Lo sguardo approfondito alle nostre fotografie può rivelare tanto su di noi, sulle persone che amiamo, sul tempo passato e presente.

In questo workshop ci si può presentare con una fotografia da condividere affinché si possa tutti contribuire a riconoscere e svelare quei particolari e, attraverso la condivisione di tanti pensieri e suggestioni, trovare nuovi sentimenti e nuovi valori che essa riporta.

Per chi ha partecipato all’evento è disponibile il materiale online su richiesta. Contattaci

L’amicizia – Buon compleano TOSSA!!!!

Il vostro amico è il vostro bisogno saziato.
È il campo che seminate con amore e mietete con riconoscenza.
È la vostra mensa e il vostro focolare.
Poiché, affamati, vi rifugiate in lui e lo ricercate per la vostra pace.

Quando l’amico vi confida il suo pensiero,
non negategli la vostra approvazione, né abbiate paura di contraddirlo.

E quando tace, il vostro cuore non smetta di ascoltare il suo cuore:
nell’amicizia ogni pensiero, ogni desiderio, ogni attesa
nasce in silenzio e viene condiviso con inesprimibile gioia.
Quando vi separate dall’amico non rattristatevi:
la sua assenza può chiarirvi ciò che in lui più amate,
come allo scalatore la montagna è più chiara della pianura.

E non vi sia nell’amicizia altro scopo che l’approfondimento dello spirito.
Poiché l’amore che non cerca in tutti i modi lo schiudersi del proprio mistero
non è amore,
ma una rete lanciata in avanti e che afferra solo ciò che è vano.

E il meglio di voi sia per l’amico vostro.

Se lui dovrà conoscere il riflusso della vostra marea,
fate che ne conosca anche la piena.

Quale amico è il vostro, per cercarlo nelle ore di morte?
Cercatelo sempre nelle ore di vita.
Poiché lui può colmare ogni vostro bisogno, ma non il vostro vuoto.
E condividete i piaceri sorridendo nella dolcezza dell’amicizia.

Poiché nella rugiada delle piccole cose
il cuore ritrova il suo mattino e si ristora.

Kahlil Gibran, da “Il profeta”, 1923

il 19 gennaio 2021 webinar condotto da Fiorella Patané “MI VEDETE? MI SENTITE? Strumenti di Sopravvivenza online”

Il momento che stiamo attraversando ha modificato la regia dei nostri incontri affettivi e lavorativi.
Abbiamo dovuto rinunciare alle parole e ai gesti in presenza per lasciare posto alle parole e ai gesti attraverso uno schermo.
Riuscire a comunicare è diventato come doversi esprimere in una nuova lingua.
Cercheremo assieme, di trovare alcuni strumenti comunicativi in grado di tradurre questi incontri online in incontri di attenzione partecipativa verso l’Altro: il nostro parente, il nostro amico, il nostro collega e, di conseguenza, beneficiarne in prima persona.

per informazioni +393477253102

Grazie

gratitudine

Ho la grande fortuna di sedermi, ogni giorno, accanto alla Fiducia, la pos-siedo, cosa che ho imparato nel tempo e con grande difficoltà. Da lì però è partito tutto: da allora riesco a “conversare” con tanti profondi sentimenti che prima mi erano sconociuti.
Oggi voglio parlarvi della GRATITUDINE.
Forse non sappiamo quanto potente possa essere questo sentimento.

La Gratitudine non si accoglie, si deve esercitare. Lo si può fare solo passando attraverso il “riuscire a vedere ciò che abbiamo” e regalare a tutto questo tanta Attenzione e Cura.
Fare spazio alla nostra ricchezza interiore di-menticando. Lasciando andare tutto ciò che di negativo ci assale soffocando o direzionando le nostre emozioni.

Guardare con sguardo nuovo.
Trovare il valore di ciò che abbiamo e apprezzarlo.

Esercitate quindi la vostra gratitudine prendendovi il tempo necessario, ogni mattina, aprendo la finestra e accogliendo in voi ogni profumo e le sensazioni che vi porta il mondo: l’aria nel viso, gli uccellini che si sentono cantare (ebbene sì anche in città se ne sentono tanti! stiamo andando verso la primavera) e quando avrete preso la vostra boccata d’aria rivolgete il vostro sguardo attorno a voi e riconoscerete di essere già tanto più contenti e più ricchi.

Il segreto per attrarre l’abbondanza nella vita è la gratitudine.
Swami Kriyananda

La socializzazione ai tempi del Coronavirus

Socializzare ai tempi del Coronavirus

Sono, questi, dei giorni di Grande Socializzazione. Ebbene sì!
Voglio dire: se ci troviamo, con pigrizia, senza un motivo apparente, a voler socializzare solamente attraverso il nostro telefono o il computer è una scelta. Sicuramente una scelta che sottende tanti desideri, ma sempre una scelta.
Diverso è se ci viene “imposto”.
Da quando ci è stato in qualche modo “gentilmente consigliato” di non uscire, di avere meno contatti fisici con le persone, il mio telefono, WhatsApp, Messenger, Hangouts, Skype e Telegram (messaggistica istantanea ne abbiamo?) sono impazziti.
Accolgo quindi con gioia questi momenti in cui, con gli amici, ci ritroviamo perché “non abbiamo nulla di meglio da fare”, ci cerchiamo, per fare due risate e sdrammatizzare o per sfogarci un po’.
Sono momenti preziosi in cui ci sentiamo molto più uniti.
E nell’attesa che qualcosa possa migliorare… beh riceviamo tutti molte, molte, più attenzioni reciproche.
That’s it!
Buone Giornate di Amicizia.

Obiettivi di Piccola Libertà

Atmatica alle Mauritius

Quando ti prepari per andare in vacanza ritrovi una pazienza nuova.
Eccola, è la tua e la riconosci. Ti accorgi che l’avevi perduta durante il cammino, ma ora eccola qui.

La pazienza di fare le cose con Gioiosa Calma.
Quando sai di avere il grande obiettivo di andare in vacanza, e sai pure che questa cosa, tra l’altro, potrebbe anche non succedere perché con tutte le cose che ci succedono nella vita potrebbe pure essere che ti salti la vacanza, però in questi “giorni verso la vacanza” tu sei una persona più paziente, più calma, più tranquilla perché hai quella luce, quel desiderio che si sta per avverare e devi mantenere la calma perché tutto deve andare bene, ma soprattutto puoi spendere le tue energie in tutto questo perché dopo sai che le recupererai.
Quindi a casa sei più paziente e tollerante verso le persone che ami, al lavoro sai che devi terminare delle attività e quindi sei più precisa e più brava del solito.
Sai che tutto ciò ti serve per stare bene dopo.
Perché hai un obiettivo di libertà.

Un Obiettivo di Piccola Libertà

Questo significa che se abbiamo dentro di noi la proiezione futura di serenità, di libertà, di tranquillità, lavoriamo meglio per noi stessi, per mantenere quel sogno. Siamo più tranquilli e più sereni e sappiamo come soddisfare le nostre necessità con puntualità e precisione perché siamo più attenti.

Alla fine di ogni giornata lavorativa trovati un obiettivo un obiettivo di piccola libertà che ti dà l’opportunità di dire a te stesso “Se oggi sono più paziente e spreco le mie energie di più del solito però verrò ripagata da questo obiettivo di Piccola Libertà”
L’obiettivo di Piccola Libertà può essere un hobby, un libro, una telefonata a chi ami, un film, un gioco di società, un passo di danza o una partita da assaporare con calma, una serata con gli amici, stare in famiglia tutti assieme, sognare da soli ad occhi aperti seduti sul divano, fare qualcosa che amiamo profondamente.
E sarà allora che questa Piccola Libertà diventerà una Grande Libertà, poiché sarà necessario trovargli spazio ogni giorno della nostra vita. Sarà il nostro nutrimento. Dobbiamo quindi dedicargli un Tempo, un piccolo periodo di tempo che diventerà il momento più importante della giornata.
Datevi degli obiettivi di libertà.

Le maschere dei non amati

le maschere dei non amati

Siamo ancora tutti dei bambini che desiderano essere coccolati.
A volte diciamo, o ci sentiamo dire, frasi come: “nessuno mi ama“, “anche questa volta mi è andata male“, “ma come ho fatto a cascarci?“, “era l’ennesima persona sbagliata“…

Queste frasi possono essere il segno di una antica ferita che non è ancora stata rimarginata, pertanto una ferita che ancora si fa sentire.

Sentirsi incompresi, abbandonati, non amati abbastanza, mai apprezzati, sono sentimenti che scaturiscono da quel tipo di ferite, probabilmente inferte durante l’infanzia da persone, familiari o amici, che non hanno saputo amarci, talvolta, non hanno saputo farci comprendere quanto ci hanno amato.

L’ESPERIENZA DEL NON SENTIRSI VISTI, NON SENTIRSI ASCOLTATI, NON SENTIRSI AMATI SI RADICA IN NOI, INFLUENZA LA NOSTRA VITA, IL NOSTRO EMOTIVO, LE NOSTRE RELAZIONI, LA NOSTRA ANIMA.

Trovarsi e raccontarsi, attraverso strumenti, quali il gioco e la narrazione, può permettere un’analisi di questo tipo di esperienza e una migliore accettazione di tutte le successive esperienze negative da essa derivate.
Conosceremo le maschere che abbiamo dovuto indossare per sentirci amati, individueremo le ferite che ci hanno segnati, allo scopo di liberarcene e poter recuperare la capacità di riuscire ad amare e di essere felici.

Per informazioni +393477253102

Le parole sono importanti

… e tutti noi dovremmo imparare ad utilizzarle.

«Un sasso gettato in uno stagno suscita onde concentriche che si allargano sulla superficie, coinvolgendo nel loro moto, a distanze diverse, con diversi effetti, la ninfea e la canna, la barchetta di carta e il galleggiante del pescatore. Oggetti che se ne stavano ciascuno per conto proprio, nella sua pace o nel suo sonno, sono come richiamati in vita, obbligati a reagire, a entrare in rapporto tra loro. Altri movimenti invisibili si propagano in profondità, in tutte le direzioni, mentre il sasso precipita smuovendo alghe, spaventando pesci, causando sempre nuove agitazioni molecolari. Quando poi tocca il fondo, sommuove la fanghiglia, urta gli oggetti che vi giacevano dimenticati, alcuni dei quali ora vengono dissepolti, altri ricoperti a turno dalla sabbia. Innumerevoli eventi, o microeventi, si succedono in un tempo brevissimo. Forse nemmeno ad avere tempo e voglia si potrebbero registrare tutti, senza omissioni.
Non diversamente una parola, gettata nella mente a caso, produce onde di superficie e di profondità, provoca una serie infinita di reazioni a catena, coinvolgendo nella sua caduta suoni e immagini, analogie e ricordi, significati e sogni, in un movimento che interessa l’esperienza e la memoria, la fantasia e l’inconscio e che è complicato dal fatto che la stessa mente non assiste passiva alla rappresentazione, ma vi interviene continuamente per accettare e respingere, collegare e censurare, costruire e distruggere.»

Gianni Rodari, Grammatica della fantasia (1973)

Prendere un treno

E prendilo questo treno!

Quante volte ne hai preso uno? Bene, hai notato che è sempre un’emozione, una grande emozione, prendere un treno. Anche se tu sei un pendolare e compi questa azione tutti i giorni.

È un’emozione perché il treno ti porta via, ti obbliga ad un cambiamento, ti strappa dalle radici, ti allontana dalla tua zona di comfort.

Tutto questo succede anche quando devi intraprendere un qualsiasi altro nuovo viaggio scegliere se fare un corso, cambiare lavoro, allargare i tuoi progetti di vita con il tuo compagno, andare a parlare con il datore di lavoro per un aumento, chiedere alla tua migliore amica una mano per un grosso problema che hai e che non osi confessarle.

Queste e altre azioni necessitano di una decisione.

Se non sai prendere il treno.

Se non sai dove vuoi andare con questo treno.

Se non sai quale treno scegliere.

Se non sai come fare ad acquistare un biglietto per un cambiamento….

chiamami che ne parliamo assieme.

Cambiamento

Fiorella +393477253102

e poi cosa succede..

rivolgersi a un counselor
farsi seguire da un counselor
chiedere aiuto a un counselor
parlarne con un counselor

parlare per farsi ascoltare 

nessuno mi ascolta forse un counselor potrebbe.. ???

e poi cosa succede?
e poi io cosa devo fare?

contatti: +393477253102